Mobilitazione della Filt Cgil nei porti

Mobilitazione della Filt Cgil nei porti

Mobilitazione della Filt Cgil nei porti

La Filt Cgil ha proclamato per venerdì 19 dicembre 2014 una “giornata nazionale di informazione e di assemblee” in tutti i porti italiani. All’ordine del giorno le questioni che riguardano i cambiamenti del settore portuale, lo sviluppo possibile e la tutela del lavoro. L’entrata in vigore del Decreto Sblocca Italia e l’avvio dei lavori del Comitato Scientifico Porti e Logistica hanno spinto il sindacato Filt Cgil a proclamare una giornata di mobilitazione sulle nuove regole per i porti e la logistica. Nei giorni scorsi, i sindacati hanno inutilmente chiesto di partecipare ai lavori del Comitato, che comprende rappresentanti delle istituzioni e degli operatori privati. “Mentre il Governo ha deciso di non avvalersi dell’opinione del mondo del lavoro nel Comitato, al sindacato spetta di sensibilizzare i lavoratori, non a difesa di questa o quella lobby, non a difesa di questa o quella soluzione amministrativa, ma a difesa del lavoro ritenuto parte secondaria del necessario processo di riforma del settore”, scrive la Filt in una nota.
La mobilitazione potrebbe portare disagi nel lavoro portuale. I principali appuntamenti programmati per venerdì 19 dicembre sono:
Genova – dalle 9:30 a Palazzo San Giorgio riunione dei delegati Filt del porto
Venezia – assemblea dalle 8:00 alle 10:00 alla Sala Chiamata della Compagnia dei Lavoratori Portuali
Livorno – iniziativa sui porti della Toscana alla Fondazione Lem
Napoli – dalle 10:00 alle 12:00 assemblea nella sede del Cral dell’Autorità Portuale
Altre iniziative sono previste alla Spezia, Savona, Ancona, Ravenna (per tutta la settimana), Gioia Tauro e Cagliari.
Secondo la Filt “per i porti è necessaria una riforma delle attuali norme ma serve un insieme di regole e non un far west dove frammentazione e precarietà divengano base delle attività se non della concorrenza tra operatori o peggio tra sistemi portuali. Se il percorso è quello che porta dalla legge al Comitato ad un successivo decreto legge, senza mai un confronto con il sindacato, ci sarà la nostra aperta contrarietà”.